19/03/10

Dirt II /// vorrei vederti danzare




installazione e disegni di Diego Bianchi
Dopo lunga malattia…
La sofferenza nella prossemica degli ospedali è assolta da una strategia della cura del corpo come burocrazia. Ticket da pagare, cedole da consegnare, colloqui medici, ricevimento separato per i parenti dei malati gravi. Quando la morte del corpo è l’unica previsione possibile la burocrazia si fa approssimativa e balbettante, tradita dalla sua stessa metafisica risolutoria.
Il meccanismo inceppa, i luoghi diventano estranei, corrispondono ad un umano reso sommario e scadente, le attese e i silenzi amplificano l’ansia.


installation and drawings by Diego Bianchi
After a long disease…
The sufferance in the health institutions is organized in a strategy of the cure and its bureaucracy: tickets to be paid document to be delivered, interviews with doctors and complicated visiting time for the relatives of patients. When the only possible end is the death of the body this bureaucracy, based on finding solutions, became clumsy. The whole mechanism stumbles, the waiting and the silences multiply the anxiety, and every place became alienating matching a humanity considered unnecessary and decay.

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